Caccia al tesoro nel bosco


Autunno……è da un anno che ti aspettiamo ed ora sei arrivato,è giunto di nuovo il tempo di annusare,di inspirare l’odore umido del sottobosco che sa di muschio, di foglie cadute di legno bagnato ma soprattutto di funghi e di castagne . E’ tempo di camminare tra boschi di castagni, con le chiome che cambiano colore e si accendono delle tinte calde del rosso, del giallo e dell’arancio, è anche il tempo di golose scorpacciate e perchè no,anche di fare un pò di scorta per l’inverno, preparando marmellate con i profumati frutti autunnali. E’ il tempo delle mele cotte nel forno che con il loro profumo invadono casa, creando loro sole un’atmosfera calda e genuina.
E’ giunto il momento di improvvisarsi esploratori,indossare scarpe comode, e di addentrarci in un bosco per cercare quello che vorrà farci trovare, come fosse una caccia al tesoro…..
Tra le tante feste e fiere dedicate ai frutti autunnali c’era anche POMARIA in val di Non, anche Mammagiramondo lo ha ricordato, ma noi non siamo riusciti ad andare perchè Sofia fino all’ultimo ha avuto raffreddore e tosse, inoltre davano brutto tempo. Abbiamo quindi optato per una meta più vicina a casa e siamo andati alla 46° Festa della Castagna di Marola (RE).
Giunti al piccolo paese di Marola ci siamo diretti al centro del paese dove si teneva la festa, abbiamo pranzato con polenta e funghi, salsiccia e patate, crescentine e gnocco fritto, e per finire frittelle di mele.
Dopo pranzo siamo ci siamo addentrati nei castagneti secolari che circondano Marola alla ricerca di castagne,


ma poi abbiamo trovato menta selvatica, mele e abbiamo raccolto tanti ricci di castagna e foglie secche per fare a casa una bella decorazione autunnale.


Un pò di storia :
La castagna è un frutto tutt’altro che povero ed è stato per secoli sinonimo di ricchezza. Un tempo la raccolta era un vero e propio rituale, che andava “da buio a buio”, dall’alba al tramonto. I castagni un tempo avevano talmente tanto valora da essere inseriti nei testamenti e negli assi ereditari. Infatti fino a una sessantina di anni fa il castagno stava al coltivatore come il maiale al contadino, non si buttava nulla!Le castagne venivano consumate fresche, cotte, essiccate o ridotte in farina. Le castagne che venivano scartate perchè marce o bacate venivano date in pasto ai maiali ed alle galline. Il tronco del castagno serviva come legna da ardere, o legname pregiato per la costruzione di mobili, le foglie mi racconta mio papà che servivano per riempire i materassi dei letti.
Appuntamenti:
Per chi volesse raccogliere un pochino di castagne da portare a casa , per poi cuocerle in compagnia la sera di San martino (11 novembre), oppure semplicemente per passare una giornata all’aria aperta segnalo qualche appuntamento:
In Alto Adige in autunno tra Ottobre e Novembre, c’è il rito del Torggelen, signifia pressare e fa riferimento alla pigiatura dell’uva, ma oggi si chiama così l’usanza contadina, di andare a piedi di maso in maso per gustare il vino nuovo, ed i prodotti tipici della stagione tra cui, noci, pane nero, speck, formaggio di malga e tante castagne. Alto Adige info, tel. 0471 999999
In Valle Isarco c’è il “Keschtnweg”, sentiero delle castagne,attraverso castagneti secolari, collega Vrna, con Bolzano. E’ un’itinerario di 60 km da fare in 3 o 4 giorni, ma è possibile farlo a tratti. http://www.valleisarco.info/. Sempre in questa valle dal 24 Ottobre al 9 Novembre si tengono le “settimane delle castagne”.
Dal 3 all’8 Novembre a Velturno (BZ) si tiene il KESCHTNIGL letteralmente (riccio di castagna), festa della castagna
Il 10 e 11 novembre a Cortina sulla strada del vino (BZ) si tiene la festa di S. Martino e corsa delle Oche.