Beh devo dire che da quando è nata Sofia facciamo molti viaggi con i Nonni e di questo ne siamo felici tutti ma soprattutto Sofia che ha una occasione in più per essere coccolata e……viziata da loro! Del resto i Nonni ci sono anche per questo no?
Questa volta abbiamo deciso di andare in Istria, anche se è un po presto per la vita di mare ci sono ugualmente splendidi luoghi da visitare e da rivedere.Il nostro viaggio è iniziato Giovedì 7 Maggio con partenza alle 9:30 da casa destinazione Torre(Tar). In autostrada causa lavori in corso abbiamo però perso tanto tempo e fatto tanta colonna ed alle 12:30 eravamo ancora nei pressi di Venezia( A4), abbiamo quindi deciso di uscire a Noventa di Piave (casello Noventa) per mangiare qualcosa. Al casellante di turno abbiamo chiesto se aveva un posto da consigliarci e lui ci ha indicato una trattoria poco distante.
La trattoria si chiama GUAIANE ,fate attenzione però che quando arrivate troverete un’entrata per la trattoria ed una per il Ristorante, molto più caro.
La trattoria ha un parcheggio enorme la qualità del cibo è insuperabile il servizio è curatissimo e la sig. ra Katia responsabile di sala è gentilissima, i prezzi inoltre sono molto onesti, la trattoria fa parte dell’unione Ristoranti del “Buon Ricordo”http://www.guaiane.com/
Ripartiti dopo pranzo siamo arrivati a Torre senza problemi , abbiamo alloggiato presso una affittacamere ed un’appartamento privato al costo rispettivamente di 9 € a testa a notte la bimba gratis..
Venerdì 8: dopo colazione abbiamo portato Sofia al mare sebbene l’ acqua non fosse molto calda ma c’era un bel sole caldo e facevano 27°.
Sofia si è divertita un mondo ma come immaginavamo per poco perchè si è bagnata completamente e l’abbiamo dovuta asciugare e cambiare in fretta perchè non prendesse un malanno.
Nel pomeriggio con l’auto siamo andati a Parenzo (Porec). Questa cittadina dista 65 Km da Trieste ed è una nota località turistica, estremamente frequentata. Inoltre è sicuramente da vedere la Basilica Eufrasiana perfetto esempio di arte bizantina costruita nella metà del VI sec. dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1996, ma le tracce artistiche e spirituali delle grandi culture antice sono visibili dappertutto, nelle viuzze strette e nelle piazze pavimentate del centro storico.
Sabato 9: Partenza sempre dopo colazione, abbiamo percorso l’autostrada verso sud raggiungendo Pola ( Pula) ed il suo Anfiteatro Romano che per la sua grandezza testimonia l’importanza di Pola in epoca Romana.Oggi si trova dentro al centro urbano, ma nell’antichità si trovava fuori le mura cittadine e tra il mare e l’anfiteatro passava la via Flavia che portava verso Aquileia e l’Italia.
La pietra per la costruzione di questo maestoso monumento veniva estratta nelle cave di pietra nei dintorni di Pola ed è stato valutato che solo per la costruzione del muro esterno fu necessario estrarre, lavorare e trasportare più di 8.000 metri di cubi di pietra. Tornando verso Torre ci siamo fermati a visitare Rovigno (Rovinj).
Rovigno è situata sul litorale occidentale dell’Istria, la penisola adriatica più grande, che dista soltanto un un’ora da Trieste. La città ha una storia ricca ed importanti esempi di architettura è inoltre uno dei centri turistici più famosi in Istria e in Croazia, frequentato da molti ospiti stranieri e croati.E’ interessante sapere che Rovigno cadde sotto il governo della Repubblica marinara di Venezia nel 1283 ,con questo alla città venne limitata l’autogestione, e al governo i veneziani misero una loro persona, il podestà. Nell’ epoca di Venezia Rovigno si sviluppò come forte centro di pescatori e cantiere navale, specialmente nel 17. e 18. secolo, quando ebbe il primato in Istria. Allora si rafforzarono anche le mura della città, la città cominciò a espandersi sulla terra, e nell’ anno 1763 fu riempito di terra lo stretto tra l’isola e la terra ferma e Rovigno diventò penisola. A metà del 18. secolo Rovigno ebbe più di 8 mila abitanti, per cui anche le case a Rovigno furono più alte di quello che era usuale per le città di tipo simile sull’ Adriatico.

Per il gran numero di abitanti e di pellegrini dove allora sorgeva la chiesa di San Giorgio venne costruìita l’attuale chiesa parrocchiale di S. Eufemia. In cima al campanile alto 61 m. si trova la statua della protettrice della città situata in maniera che ruoti a seconda della direzione del vento.
La storia narra che dopo una forte tempesta, all`alba del 13 Luglio dell`anno 800, sulle coste di Rovigno sia arrivato un grande sarcofago di marmo. Molti abitanti di Rovigno cercavano invano di portare il sarcofago alla chiesa di San Giorgio, ma tutto inutilmente. Solo un bambino, su intercessione di Sant`Eufemia, era riuscito con le sue due mucche a portare il sarcofago sulla collina. L`arrivo del sarcofago a Rovigno era considerato dagli abitanti un vero e proprio miracolo, e cosi iniziano a onorarla come loro protettrice. Il 16 Settembre e il giorno di Sant`Eufemia, e a Rovigno arrivano turisti da tutte le parti; viene organizzata una grande festa, il cui programma si svolge sulla piazza principale, e per tradizione si mangia carne di pecora con crauti e le frittelle,dolciumi tipici istriani.
A nord di Rovigno, a circa 20 minuti di viaggio in automobile percorrendo la strada costiera che va da Rovigno verso Partenzo, ci siamo fermati in una delle risorse naturali più belle della penisola istriana, la baia di Lemme, conosciuta anche con lo pseudonimo del canale di Lemme o del fiordo di Lemme. Li c’è un belvedere da dove si gode una splendida vista del fiordo .Il nome stesso di Lim ha relativa origine nella parola latina “Limes” (bordo), poiché fin dall’impero romano la valle ha diviso due province romane, le odierne città di Porec e Pola. Il fiordo di Lim è un ambiente protetto, quindi l’attraversamento ad opera di imbarcazioni, pescherecci e motoscafi è rigorosamente proibito.
Nelle vicinanze si trova Dvigrad, una piccola città medievale . A metà del diciassettesimo secolo, la malaria e la peste si diffusero in Istria, e non risparmiarono nemmeno i cittadini di Dvigrad. Quindi, nel 1631 più dei 700 abitanti lasciarono la città e le tre famiglie restanti la lasciarono nel 1714, quando pure la chiesa di S. Sophia fu abbandonata. Questa città fino a poco tempo fa quindi, era abbandonata ai serpenti ed alle ingiurie del tempo, ma ultimamente è sotto restauro, perciò Dvigrad si è trasformata in una visita obbligata per coloro che si trovano nelle vicinanze. Per noi purtroppo cominciava a venire ora di cena e non siamo riusciti a fermarci .
Nei dintorni, si trova il villaggio Mrgani dove corre voce che il famoso capitano dei pirati Morgan si stabilì e nelle cui vicinanze seppellì il bottino di molte scorribande. Se questo è realmente vero, è duro da accertare, ma tuttora c’è gente che a volte, mentre cammina in questa zona, cerca il tesoro.
Sabato 8 sera: abbiamo cenato al Ristorante TONI a Kastelir www.restoran-toni.com ristorante specializzato in pesce e tartufi, aperto in estate e in inverno ,se vi trovate in zona provatelo!
Domenica 9: Si torna a casa ma……..a pranzo ci siamo rifermati alla Trattoria Guaiane qualcosa di nuovo ci sarà sicuramente da provare no!!!!
Robertina ma che splendido post!! Sembra fatto apposta per me:)
Non conosco per niente la Crozia e ho trovato bellissima la leggenda e la storia del pirata Morgan grazie moltissimo per questa splendida lettura!! Ma davvero 9 euro a testa?
P.S le foto di Sofia nell’acqua sono bellissime!!!
Ciao Mammagiramondo,la Croazia è veramente bellissima e per noi abbastanza economica soprattutto il mangiare, con tantissimi ed attrezzati campeggi e davvero 9€ a testa anche in appartamento, in alta stagione i prezzi però salgono un pò.